Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia - Dott.ssa Laura Buonarrivo

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Studio della Dott.ssa Buonarrivo - Consulenza Psicologica e Psicoterapia

Consulenza Psicologica


La consulenza psicologica (counseling) è un servizio professionale mirato alla risoluzione di problemi specifici, tramite un processo in tre fasi:

(1) Chiarificazione della situazione di disagio e dei termini relazionali e personali del conflitto. Questa fase include l’analisi delle aspettative personali, dei punti di debolezza e delle risorse personali, al fine di costruire un progetto realistico di intervento sul problema, con obiettivi consapevoli e risultati verificabili.
(2) Facilitazione di scelte autonome e responsabili, che tengano conto dei bisogni individuali e delle risorse manifeste, così come delle potenzialità inespresse o non ancora riconosciute che possono essere mobilitate.
(3) Sostegno nel perseguire la decisione maturata ed il processo di crescita personale che sempre accompagna la risoluzione delle situazioni di crisi.

Dopo il primo incontro di valutazione, l’erogazione del servizio di consulenza psicologica prevede la sottoscrizione dell’apposito contratto di prestazione d’opera tra cliente e professionista.
       

AREE DI INTERVENTO

La consulenza psicologica è indicata in tutti i casi in cui l’individuo si trova ad affrontare:

• conflitti personali, familiari o lavorativi particolarmente delicati e difficili da gestire,
• situazioni di crisi associate ad elevata sofferenza emotiva (separazioni, lutti),
• periodi di stress percepito come intollerabile,
• insonnia,
• decisioni tormentate dall’elevato impatto nella propria vita come in quella di altri (partner, figli, collaboratori).

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Le situazioni in cui si può ricorrere alla consulenza psicologica sono:

Conflitti familiari

Appartengono a questa categoria tutte le possibili situazioni in grado di generare un forte disagio nella vita personale, per cui i tentativi di risoluzione messi in atto si sono rivelati insufficienti o del tutto inefficaci (litigi frequenti nelle coppie, a tema fisso o ricorrente; sentimenti tormentosi di gelosia, possesso e invidia; difficoltà sessuali; conflitti tra genitori e figli, specie in adolescenza; conflitti con la famiglia d’origine; ecc.).

Infedeltà e Separazioni

Un caso particolare è rappresentato dalla gestione delle infedeltà verificate e delle separazioni. La forza dirompente delle emozioni che si scatenano in queste circostanze –un misto caotico di dolore, rabbia, incredulità, paura e vergogna – rende il processo di consulenza particolarmente delicato e necessario. Il vissuto individuale di emergenza spesso richiede incontri focalizzati tempestivi.

Problemi in adolescenza

L’adolescenza è un delicato periodo di transizione in cui può essere difficile trovare un equilibrio tra richieste contrastanti (per esempio, dei genitori e dei coetanei), e in cui si impongono scelte continue e complesse: cosa studiare, che lavoro fare, chi frequentare come amico/compagno. Inoltre, è in genere il periodo in cui ha inizio la vita amorosa e sessuale, con tutte le inquietudini e le incertezze associate ad esperienze così importanti e coinvolgenti. Le frequenti difficoltà con genitori e insegnanti, che spesso faticano a stare al passo con le nuove esigenze dei ragazzi, possono far sentire gli adolescenti disorientati e soli, spesso carichi di emozioni violente e sconosciute, in balia di se stessi e del branco. In questa fase di vita, la consulenza psicologica può essere un valido sostegno per l’identità in formazione, agevolando nei ragazzi le capacità di scelta indipendente, affermazione di sé e assunzione di responsabilità che sono alla base dell’essere adulti.

Gestione dei figli

La gestione dei figli può essere fonte di ansia, incertezze e sensi di colpa, specie nei momenti di transizione più rilevanti (nascita di un nuovo figlio, ripresa dell’attività lavorativa della madre, ingresso al nido e/o a scuola, adolescenza) o nel caso, sempre doloroso, di scioglimento del nucleo familiare. La gestione dei figli durante e dopo la separazione, infatti, può diventare il campo di battaglia in cui prolungare le ostilità con l’ex partner, consumare vendette ed esercitare un controllo residuo sulla vita dell’altro. I conflitti di coppia non risolti inquinano il ruolo di genitore, con conseguente sofferenza profonda dei figli, prigionieri del livore tra mamma e papà. La consulenza psicologica, individuale o di coppia, può essere un valido strumento di chiarificazione, confronto e scambio, con l’obiettivo di perseguire in modo condiviso e costruttivo la risoluzione delle dinamiche di relazione conflittuali.
Nei casi in cui il partner non sia disponibile ad effettuare un percorso comune, la consulenza psicologica può comunque aiutare a ristabilire e ricostruire la dimensione di “co-genitore”, cioè di genitore insieme all’altro (e, talvolta, nonostante l’altro), con l’obiettivo ultimo di salvaguardare o recuperare il benessere dei minori coinvolti.

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Gestione dei figli del partner (“terzo genitore”)

Il numero crescente di separazioni e divorzi nelle famiglie con figli si accompagna al progressivo incremento di seconde unioni, in cui uno o entrambi i partner portano i figli della precedente relazione. Il ruolo di “terzo genitore” si declina in modo diverso per gli uomini e le donne, considerando che la stragrande maggioranza dei minori continua a vivere con la madre, anche se in affido congiunto. L’eventuale nuovo compagno della madre, quindi, si trova a svolgere il ruolo di terzo genitore “a tempo pieno”, e può trovarsi immerso in un conflitto perenne con i figli della compagna, a cui si accompagna l’ostilità più o meno manifesta del padre biologico.
La situazione opposta, cioè quella in cui è il padre ad avere una nuova compagna, è molto più frequente e solo apparentemente più facile da gestire. In questo caso, i figli dell’altro non convivono stabilmente con la coppia di nuova formazione; ma è altrettanto vero che le visite nel fine settimana e le permanenze lunghe nei periodi di vacanza possono rappresentare un vincolo pesante per la “seconda madre”, che può sentirsi privata della possibilità di scegliere liberamente come impiegare il proprio tempo libero, obbligata a prestare cure spesso non apprezzate, ed esposta alle gelosie e alle critiche della madre biologica.
La consulenza psicologica, individuale o di coppia, può agevolare il riconoscimento delle dinamiche di relazione conflittuali, accogliere i sentimenti negativi spesso celati con vergogna o del tutto negati dagli adulti coinvolti, facilitare la ricerca e la costruzione di un nuovo equilibrio familiare, e accompagnare l’individuo nei momenti critici di svolta (ad esempio, comunicazione ai figli della nuova relazione, inizio della nuova convivenza, arrivo di figli nella nuova relazione).

Conflitti sul lavoro

L’ambito dei conflitti sul lavoro è estremamente ampio, e include le situazioni più disparate: dai problemi di inserimento nel gruppo dei colleghi alle difficoltà di gestione delle relazioni verticali (con sottoposti e superiori); dal mobbing alle molestia sessuali; fino ai conflitti più squisitamente privati, legati alla scelta dell’identità professionale e ai cambiamenti importanti. La consulenza psicologica può aiutare l’individuo a fare chiarezza sulle ragioni esterne e interne di disagio, agevolando la costruzione di un piano d’azione mirato alla risoluzione del problema (incluso il coraggio di sporgere denuncia, nei casi previsti dalla legge) e alla gestione dello stress associato.

Gestione dello stress

Lo stress è un fattore primario nello sviluppo delle malattie cardiovascolari e influenza negativamente le risposte del sistema immunitario. Quindi, oltre al vissuto soggettivo di disagio e malessere psicologico, lo stress cronico può effettivamente minare lo stato di salute fisico, con conseguenze anche gravi.
La consulenza psicologica può agevolare il riconoscimento e l’isolamento delle situazioni ad alto potere stressante, affiancare l’utente nella messa a punto di strategie di gestione atte a minimizzare gli stress in atto e potenziali, ed individuare le tecniche di rilassamento più efficaci in base alla personalità del singolo individuo.

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Insonnia

L’insonnia rappresenta un problema occasionale per circa il 25 % della popolazione (forma acuta) e persistente nel 10 % dei casi (forma cronica).
I sintomi clinici più frequenti alla presentazione sono:
• difficoltà a iniziare o mantenere il sonno;
• risvegli mattutini precoci;
• sonno leggero o non ristoratore;
• fatica;
• compromissione funzionale (a causa dell’alterazione di attenzione, concentrazione e memoria).

È importante sottolineare che l’insonnia NON è una malattia, bensì un sintomo. Si tratta, cioè, dell’espressione di qualcos’altro: problemi fisici (ad esempio, dolore cronico) o, più spesso, problemi personali e disturbi psicologici. L’insonnia, infatti, è una possibile espressione di ansia, depressione e stress; può presentarsi nei momenti di transizione e cambiamento (anche positivi); oppure, più banalmente, può essere dovuta ad abitudini di vita scorrette, modificabili con un opportuno protocollo di igiene del sonno.
La consulenza psicologica può aiutare coloro che soffrono di insonnia ad affrontare il problema senza assumere farmaci, bensì con semplici prescrizioni comportamentali affiancate dalla valutazione delle cause sottostanti la sintomatologia, in modo da delineare il tipo di intervento più adatto ad ogni singolo caso.

Lutti

L’idea della morte è spesso allontanata difensivamente dalla consapevolezza, sicché il verificarsi di un lutto, indipendentemente dalla sua prevedibilità (a seguito di una malattia come per un evento traumatico), può coglierci del tutto impreparati. L’individuo può sentirsi travolto dalla perdita, disorientato, fluttuante in una sensazione di irrealtà, scosso da emozioni violente e contrastanti, incapace di affrontare gli impegni quotidiani. Talvolta, l’evento luttuoso porta a mettere in discussione l’intera esistenza – le scelte affettive e/o quelle lavorative – come se l’inesorabilità della morte conferisse all’individuo una visione lucida e spietata delle proprie e altrui manchevolezze. In questo momento di vita così intensamente doloroso, la consulenza psicologica può aiutare l’individuo a contenere e dare un senso al caos emotivo, accompagnandolo lungo il cammino dell’elaborazione positiva del lutto.

OBIETTIVI

Gli obiettivi della consulenza psicologica si stabiliscono insieme all’utente, caso per caso. La definizione degli obiettivi in modo chiaro, realistico e soprattutto consapevole rappresenta un punto cardine nella domanda di consulenza, da cui partire per la costruzione di un progetto di crescita personale.

MODALITÀ E TEMPI

Il processo di consulenza psicologica prevede incontri vis-a-vis con frequenza settimanale, della durata di 90 minuti e di numero variabile (in genere, da 5 a 12).
In alcuni casi selezionati, la consulenza può essere seguita da un percorso di psicoterapia.

COSTI

Il costo delle sedute di consulenza è di € 160 + 2% C.P.
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